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L’Ombrone, Roberto Ferretti, il futuro degli oggetti del passato
Studi, riflessioni, ironia e design

Sabato 19 e domenica 20 settembre 2015
Sala Pascucci, Piazza Valeri, 3 pressi Piazza del Melograno, Grosseto

NUOVI OGGETTI PER RACCONTARE LA TRADIZIONE
L’Associazione “I Briganti di Maremma”, nata nel 2010 come squadra folcloristica del Maggio maremmano e impegnata negli ultimi anni nella valorizzazione a 360 gradi del nostro territorio, sta sviluppando un nuovo progetto legato all’identità del territorio locale, che segue a “Antichi mestieri e realtà giovanile: una possibile connessione tra passato presente e futuro”, precedente progetto promosso e finanziato nell’anno 2012 dalla Regione Toscana in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù. Anche questa volta il progetto “Giovani in connessione:territorio, sviluppo, radicamento” ha visto protagonisti gli studenti delle classi 3A e 5B del Liceo Artistico del Polo liceale Bianciardi di Grosseto.Gli studenti hanno seguito le linee guida del progetto e hannodato vita a oggetti e prototipi che saranno utilissimi per iniziare un percorso progettuale ancora più approfondito.
I PUNTI CARDINE DEL PROGETTO
Il progetto dell’Associazione Culturale “I Briganti di Maremma” prevede uno studio sull’IDENTITA’ LOCALE, sulla tradizione, sulle materie prime del territorio, sugli oggetti di uso tradizionali per arrivare allo sviluppo progettuale di “NUOVI OGGETTI DELLA TRADIZIONE“;oggetti che si carichino dell’identità storica e culturale della Maremma, prodotti artigianalmente (ma con possibilità di riprodurli in piccole serie) con tecniche e materiali tradizionali, dall’aspetto moderno e dal design attento ai loro impieghi (forma e funzione) e ai mercati in ascesa (studio del target, delle eccellenze locali, delle potenzialità economiche del territorio).Le linee guida del progetto dai quali sono iniziati gli studi sono:

– i bacini idrici storici come l’Ombrone, il lago Prile, (e la Diaccia Botrona) , l’Albegna, i nostri molti paduli;

– le materie prime e il contesto socioeconomico ad essi legato; – il lavoro di Roberto Ferretti, antropologo e fondatore dell’Archivio delle Tradizioni popolari della Maremma Grossetana, che per primo ha iniziato gli studi sull’identità locale focalizzando l’attenzione sulla tradizione maremmana e producendo sull’argomento un’ampia e ricchissima letteratura.

Il Progetto prevede il coinvolgimento di molti attori che stanno apportando un contributo importante per la divulgazione delle tradizioni e per la formazione dei ragazzi:

L’Archivio delle Tradizioni Popolari, Maurilio Boni con le sue ricerche, interviste, i suoi disegni e la sua piccola enciclopedia delle tradizioni, gli artigiani Lorenzo Lucentini (lavorazione di legno e legno di ulivo e impagliatore), Michele Graglia (ceramista), Lucio Pari (fabbro e studio-so delle tecniche di produzione tradizionali), si sono messi generosamente e con entusiasmo a disposizione  per condividere ricerche e realizzare insieme prototipi e modelli (oltre a tenere workshops con le classi del liceo Artistico).Il materiale già esistente riguardante la tradizione maremmana è veramente moltissimo (banche dati, ricerche, studi, illustrazioni,archivi, musei degli usi civici ecc..), ma spesso frammentato e chiuso in studi, librerie domestiche, archivi “tradizionali”

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