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Si intitola IL LUPO, il cortometraggio realizzato dal Polo Bianciardi che racconta i fatti accaduti tra il 1943 e il 1944 nel campo di internamento di Roccatederighi. La trama è basata sull’amicizia tra Albert e Sandro, due piccoli prigionieri. "Nei folti boschi maremmani si aggira un lupo che incute molto timore ai bambini, ma presto i due amici si renderanno conto che ciò che ritenevano essere il pericolo più grande, il lupo, si riveli, in realtà, un pregiudizio. Su di loro incombe un pericolo ben peggiore…" Il soggetto nasce dalla testimonianza di uno dei sopravvissuti, dalla ricerca effettuata nell’archivio di Stato di Grosseto e ricorda la memoria della storia della nostra provincia. Il regista Lorenzo Antonioni, della classe 5 A dell'Indirizzo Tecnico della Grafica, ha sperimentato un suo stile cinematografico, con un linguaggio poetico e riflessivo, senza timore di utilizzare tecniche complesse, come il piano sequenza con molti attori ed ha curato tutte le fasi di realizzazione e post produzione del film, inclusa la composizione di musiche originali. Il progetto del Polo Bianciardi che vede coinvolte alcune classi del Professionale Servizi Commerciali Amministrativi e Grafico Multimedia, del Tecnico grafico e del Liceo Musicale, guidate dalla prof.ssa Laura Ciampini, ha vinto già vari premi: il soggetto ha vinto il concorso letterario “Le cose giuste” bandito dal Festival Resistente di Grosseto, e il racconto su cui è basato il film è stato recentemente pubblicato da Effigi nel volume omonimo; la sceneggiatura ha vinto il premio regione Toscana del concorso “ I giovani ricordano la Shoah” promosso dal MIUR nell’ anno scolastico 2014/2015; alcuni spezzoni del film sono stati presentati al concorso nazionale promosso da Biblia e dal MIUR “Il cibo e la Bibbia” ed ha ricevuto il secondo posto. La premiazione è avvenuta nella prestigiosa cornice della Expo di Milano il 18 maggio 2015. Il trailer è stato proiettato nella rassegna cinematografica “Clorofilla film festival” che si è tenuta il 16 agosto nell’ambito della rassegna internazionale di Festambiente. A dicembre arriva un altro riconoscimento del Ministero dell’Istruzione, che presenta il lavoro al convegno internazionale: “Cosa conosciamo della Shoah? Studenti e insegnanti di fronte alla complessità delle società multiculturali” presso l’Auditorium della Regione Toscana a Palazzo Medici Riccardi. L’opera, si è avvalsa di un cast di circa 70 persone fra attori e comparse. Fondamentali sono stati il sostegno del Vescovo e la collaborazione con la Curia, soprattutto con Don Cencioni, Don Giampaolo Marchetti, Don Paolo Fantaccini e con suor Teresa. Il lavoro ha visto anche la partecipazione di figure di rilievo nel tessuto culturale grossetano. Il Teatro Studio ha messo a disposizione gli allievi, i bambini diretti da Valeria Petri e attori professionisti come Enrica Pistolesi e Luca Pierini. Hanno partecipato inoltre Irene Paoletti e l’Associazione Ars&Crafts; musicisti come Francesco Melani, Angelo Fucci e Tommaso Imperio; professionisti del settore cinematografico come Alain Redaelli; i tecnici di Music Factory e Rockland. Gran parte del merito lo hanno avuto le persone che hanno collaborato: mamme, babbi, professori, nonni e amici che Laura Ciampini, ha saputo coinvolgere nel progetto.
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