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La giuria della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana ha premiato il lavoro presentato dal Polo Bianciardi in merito al concorso “ I giovani ricordano la Shoah”, edizione 2014/2015 ed adesso siamo in fase di selezione per la premiazione nazionale che il Presidente della Repubblica terrà al Quirinale il prossimo 27 gennaio. Al progetto hanno partecipato le classi 3 A e 4 A dei Servizi Commerciali Amministrativi, 3 B e 5 A dei Servizi Commerciali Grafico Multimedia e 4 A del Tecnico della Grafica, sotto il coordinamento della prof.ssa Laura Ciampini. Abbiamo avuto la collaborazione di alcuni testimoni storici che ci hanno fornito indicazioni indispensabili per ricostruire il contesto storico dei fatti accaduti nel campo di concentramento di Roccattederighi all’epoca della seconda guerra mondiale. Questo lavoro prende spunto da una vicenda narrata da un sopravvissuto al campo di concentramento di Roccatederighi, in provincia di Grosseto. Il signore vi fu internato all’età di sei anni e mezzo, tra il 1943 e il 1944. In quel periodo assistette a fatti che lasciarono in lui una ferita profonda, insanabile.
I prodotti realizzati fino ad adesso sono:
  • Ricerca storica sviluppata in tre presentazioni: 1) Il campo di Roccatederighi, 2) Albert e Franziska Waldman, 3) Del lupo non ebbi paura. Video sequenze
  • La sceneggiatura del cortometraggio dal titolo “Del lupo non ebbi paura”.
Il titolo allude alla graduale presa di coscienza di un bambino; si renderà conto che ciò che riteneva essere il pericolo più grande si riveli, in realtà, un pregiudizio. Sono invece le persone della sua stessa specie, che lo ritengono un essere diverso e nemico, che distruggeranno la sua infanzia. Nel secondo quadrimestre realizzeremo il cortometraggio, che si avvale del contributo non solo degli Studenti del Polo Bianciardi, ma anche dei piccoli e dei grandi attori del Teatro Studio. Con gli studenti e i colleghi ci siamo occupati della storia dei bambini internati nel campo di Roccatederighi, attraverso la lettura di saggi, di documenti d’archivio, con l’idea si sviluppare con gli studenti un cortometraggio. Abbiamo immaginato che Sandro avesse allacciato un’amicizia particolare con Albert Waldman, giunto nel campo alcuni giorni dopo l’arrivo di Sandro, e suo coetaneo. Nel corto narriamo alcune vicende che il signore mi ha raccontato, ricostruendo l’esatto contesto storico. Ma l’amicizia tra Sandro, ebreo grossetano, e Albert, ebreo “straniero”, è frutto della nostra immaginazione. Abbiamo approfondito la riflessione sul concetto di straniero, proposta dalla traccia del concorso “I giovani ricordano la Shoah”, lavorando su vari fronti. In primo luogo abbiamo ragionato con gli studenti sulla definizione di “straniero” e siamo arrivati alla conclusione che nella nostra scuola, sebbene sia decisamente multietnica, gli stranieri non ci siano. Ci sono solo studenti e studentesse.
Poi abbiamo cercato di classificare la nazionalità di Albert e Franziska Waldman. Erano Francesi ? Tedeschi? Polacchi? Ucraini? genericamente “stranieri”? Albert e Franziska erano semplicemente dei bambini.
Infine abbiamo voluto pensare che il bambino, protagonista del filmato, fosse incapace di considerare straniero, e pertanto nemico, un altro bambino e che per questo nella vita del campo si fosse istintivamente avvicinato a chi sentiva più fragile.
LA DISTRIBUZIONE DEL LAVORO NELLE CLASSI
3 A Professionale Servizi Commerciali Amministrativi: si è occupata di ricostruire il contesto storico attraverso la lettura di testi e saggi. Abbiamo letto integralmente l’autobiografia di Ariel Paggi, Un bambino nella tempesta, che racconta le vicende di un bambino di 8 anni che riesce a sfuggire al concentramento e, con la famiglia, si rifugia nelle campagne. Ha effettuato le ricerche sugli oggetti antichi che saranno utilizzati nel corto.
4 A Professionale Servizi Commerciali Amministrativi. Ha contribuito alla riflessione sul concetto di straniero. Abbiamo parzialmente letto in inglese il testo di Edda Servi Maclin, Child in the ghetto, Ha realizzato graficamente gli schemi e le ricostruzioni storico-geografiche degli spostamenti della famiglia Waldman, sperimentando un nuovo software
3 B Professionale grafico. Ha analizzato il libro L’amico ritrovato di Fred Uhlman. Ha imparato cosa sia una sceneggiatura e l’ha scritta facendo compenetrare conoscenza della storia e creatività. Ha sperimentato l’utilizzo del software Celtx, specifico per la redazione di sceneggiature. Si occuperà della colonna sonora e comporrà brani originali. Si occupa dei costumi
5 A Professionale Servizi Commerciali Amministrativi: Si occupa di costumi, set, casting, effetti speciali
4 a Tecnico Grafico. Ha contribuito alla redazione della sceneggiatura, soprattutto per la parte delle inquadrature. Realizzerà le riprese, il montaggio e il mixaggio
Sicuramente entro questo anno scolastico porteremo a compimento il progetto perché vogliamo tutti, docenti e studenti, dimostrare che la definizione di straniero è solo un pregiudizio, che dobbiamo a poco a poco estirpare, perché è la causa delle infezioni del nostro tempo.
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